Correva l’anno 2015 quando Claudio Morandini pubblicava Neve, cane, piede, il romanzo di culto che ne ha sancito il talento. Da quel momento lo scrittore valdostano ha intrapreso la sua personale esplorazione della montagna attraverso romanzi fatti di una scrittura aspra, tagliente, essenziale, le cui frasi terminano a strapiombo lasciando il lettore di fronte la potenza della natura e la nudità della storia. 
La conca buia (nottetempo) aggiunge alla dimensione montanara quella politica. Un sindaco, per una strategia elettorale, è costretto a fare campagna elettorale accompagnato dal vecchio padre: un uomo violento che picchiava lui e la madre. Così parte una campagna elettorale che non risparmia momenti grotteschi mentre la montagna assiste sempre più inerme, devastata dalla cecità degli uomini.

(Libreria Malaparte)

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