Un romanzo… affidato a una scrittura al tempo stesso misurata, netta e precisa. E con il tema del male, e la sua inesplicabilità, a far da tramatura.
(Ermanno Paccagnini, La Lettura del Corriere della Sera, 8 ottobre 2023)

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La conca buia è una storia onestissima nel tratteggiare la disonestà e la crudeltà delle relazioni, che assume i tratti di una fiaba ipermoderna e allucinante, raccontata da una maschera contemporanea che del contemporaneo sa dire molto bene: perché ne è invischiata fino al collo, sperimentandone le truffe, le ipocrisie, tutta la comica e spregiudicata amarezza.
(Alfredo Palomba, Il Foglio, 18 ottobre 2023)

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Colpisce l’equilibrio di una lingua capace di praticare il più disinvolto mimetismo rispetto alle consuetudini della contemporaneità e di conservare, nello stesso tempo, una purezza che rimanda alla grande tradizione di una parte della letteratura francofona.
(Alessandro Zaccuri, Avvenire, 27 ottobre 2023)

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Diviso tra un’aridità che è un modo di salvarsi dalla sofferenza provata, e l’amore per quel mondo di frontiera, appartato, lontano, incantato, in cui si è trovato in fondo a suo agio, il personaggio di Franco è felicemente vitale, umano.
(Alberto Riva, Il Venerdì di Repubblica, 24 novembre 2023)

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Morandini racconta con penetrante sarcasmo e coinvolgente mobilità narrativa.
(Gino Ruozzi, Il Domenicale del Sole 24 ore, 4 febbraio 2024)

Con Stefano Bonazzi, Libreria Giunti al Punto, Ferrara, 18 novembre 2023. Foto di Nicola Ciriali.

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Una storia locale che riflette in modo tragicomico il malcostume di un intero paese, la cui unica speranza sono i giovani in bilico tra la compassione per la generazione passata e il desiderio di fuga da un ambiente asfittico.
(Federica Velonà, Rai Cultura)

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L’apologo politico non potrebbe essere più trasparente, ma attenzione a trarre conclusioni affrettate. Del resto, anche le allegorie più solubili nascondono delle trappole, come i gialli la sorpresa sul nome dell’assassino.
(Fabrizio Ottaviani, Il Giornale, 4 novembre 2023)

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Morandini è profondo e ironico e sa che il paese piccolo di montagna recita in minuscolo il copione che avviene nelle grandi città. Si tratta sempre di spazio e di come lo si occupa, di qualcuno che cerca ossigeno e di qualcun altro che lo sottrae.
(Gianni Montieri, Huffington Post, 8 novembre 2023)

Con Nicola H. Cosentino, Libreria Verso, Milano, 24 ottobre 2023.

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Lo spirito corrosivo della gloriosa commedia all’italiana ogni tanto risuscita in qualche romanzo ben scritto – forse perché gli autori sono cresciuti vedendo quei film. Uno di questi scrittori è Claudio Morandini, e il suo ultimo romanzo, La conca buia, rientra perfettamente nel genere.
(Umberto Rossi, Blow Up, novembre 2023)

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La conca buia di Claudio Morandini e Giù nella valle di Paolo Cognetti… raccontano pur con toni molto diversi proprio questo aspetto della montagna, il suo essere imperscrutabile custode di un vissuto familiare irrisolto e rimasto lì per anni, come ibernato.
(Armando Vertorano, Snaporaz)

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Io credo che un buon incipit possa serenamente valere una vita, con tutta la componente delle attese, degli anni e degli accidenti capitati e occorsi proprio per arrivare fino a lì: nel caso di Morandini suddetto principio di testo – Le botte che mi dava mio padre, senza che sapessi perché – va solo a sommarsi (non poteva essere altrimenti) ad una serie di opere fondanti fin dai tempi del mitologico Neve, cane, piede.
(Graziano Gala, Treccani.it)

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Romanzo bellissimo e di dolorosa intensità.
(Alessandro Marongiu, La Nuova Sardegna, sabato 24 marzo 2024)

Con Davide Orecchio, Più Libri Più Liberi, Roma, 10 dicembre 2023. Foto di Rossella Innocentini.

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Morandini scrive con quella leggerezza che è dote degli autori che usano gli strumenti in loro possesso in maniera ineccepibile, che tengono in mano il bandolo della storia e sanno dove vogliono andare a parare, che usano le parole nella maniera più adeguata. Non una in più, il superfluo nella sua narrativa è bandito.
(Roberto Sturm, Pulp Magazine)

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La prosa ricca, le insistenze descrittive che evocano un dolore radicato, gli slanci lirici che celebrano il grottesco insito nell’ordinario, esaltano un paesaggio fisico e interiore dall’incanto tetro, che abbaglia e ferisce: la trasposizione in una natura indifferente alle inquietudini di chi ne osserva il paesaggio.
(Alice Pisu, Poetarum Silva)

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La conca buia rappresenta un brillante esempio di romanzo satirico e, sfruttando le coordinate astratte di un paese non meglio identificato di montagna, assurge anche a definirsi formula, equazione spendibile per qualunque contesto sociale moderno in cui a farla da padrone è l’apparenza.
(Simone Re, Il Libraio)

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Nelle sue pagine emerge una montagna vera, scevra di travestimenti estetici o poetici.
(Paolo Lago, Zest – Letteratura sostenibile)

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Un romanzo segnato da un sarcasmo fortissimo e da una viva capacità polemica nei confronti di qualsiasi stereotipo che sia legato alla estetica della montagna.
(Camilla Valletti, L’Altra Montagna)

Con Alice Pisu e Antonello Saiz, Libreria Diari di Bordo, Parma, 11 novembre 2023.

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Asciutto, breve, pesante d’impatto ma leggero come lettura.
(Eva-Kristin Urestad Pedersen, Internazionale, 13 ottobre 2023)

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Nel precedente romanzo, “Catalogo dei silenzi e delle attese”, il protagonista era sceso dalla montagna alla pianura. Con questo nuovo libro si torna in quota.
(Alessandro Mano, La Stampa – Aosta, 13 ottobre 2023)

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Morandini è maestro nel prepararci scene imprevedibili e svolte decisamente memorabili, che porteranno i protagonisti a sperimentare i propri limiti. Fisici, mentali, morali, di sopportazione, di disperazione.
(Gloria Maria Ghioni, Critica Letteraria)

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L’autore descrive con tragica ironia una realtà aspra e asciutta, di cui illumina gli spigoli ma preferisce esaltarne le ombre.
(Marta Aidala, NoSignal Magazine)

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Forte di un lavoro molto attento alla lingua, La conca buia è una felice conferma della ricerca che la casa editrice nottetempo sta portando avanti.
(Alessandro Campaiola, Mar dei Sargassi)



Con Orso Tosco, Book Pride, Genova, 7 ottobre 2023.

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Questa è la montagna di Morandini, tra brutture ambientaliste e un becero sfruttamento territoriale da cui nessuno può uscire illeso e neppure assolto. Un romanzo estremamente contemporaneo.
(Stefano Bonazzi, Satisfiction)

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A stupire è lo stile o, meglio, il tono della narrazione. Che si tiene sul registro agro e disincantato della nevrosi; dell’amara consapevolezza, cioè, che solo chi è davvero afflitto o malato sa provare fino in fondo.
(Fulvio Cortese, fulviocortese.it)

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Solitamente, quando una vicenda viene raccontata dai suoi personaggi e non viene agita, sembra perdere di mordente. Qui invece il mordente c’è ed è la somma di diversi elementi.
(Enrico Redaelli, Dantès)

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Un crescendo serrato dove non mancano le improvvise trovate geniali e una pungente e irresistibile ironia.
(Antonello Saiz, Lucia Libri)

Con Alessandro Raveggi, Libreria Malaparte, Firenze, 19 gennaio 2024. Foto di Tommaso Lisa.

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La montagna, protagonista di altri suoi lavori, fa da base alla vicenda raccontata, una base solida, presente, imprescindibile.
(Maurizio Corrado, Doppiozero)

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Morandini sembra voler raccontare il lato oscuro della montagna, l’aspetto più buio e glaciale; per farlo decide di utilizzare il microcosmo di una campagna elettorale capace di esacerbare e far esplodere, come una provetta in laboratorio, i lati più nascosti e ambigui di una comunità.
(Antonio Sunseri, Linkiesta.it)

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Ne La conca buia la montagna stessa diventa personaggio nella sua ostilità ma anche nella sua promessa di un rifugio, una “conca buia” che offre a Franco bambino come luogo di protezione dove nascondersi al mondo e muoversi sereno, solo e sicuro.
(Giorgia Gambino, Gazzetta Matin, 16 ottobre 2023)

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Così parte una campagna elettorale che non risparmia momenti grotteschi mentre la montagna assiste sempre più inerme, devastata dalla cecità degli uomini.
(Libreria Malaparte)

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Una storia amara e ironica al tempo stesso.
(Rivista Blam!)

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Una storia di contrasti familiari, impostata sul dialogo del Gavaglià con sua figlia Leda e sul recupero del rapporto genitoriale.
(Marco Fioramanti, About Art)

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 Il romanzo si presta come terreno fertile per coltivare una serie di riflessioni in merito alla crescita in una famiglia disfunzionale.
Ironico, amaro, pungente.
(Giovanna Pietrini, Mi viene da leggere)

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Un romanzo particolarmente sensibile che affascina per la sua forza narrativa e per la sua lucida capacità di analisi.
(Corrado Ferrarese, Chiudere Facebook e aprire un libro)

Con Danilo Zagaria, Galleria del Libro, Ivrea, 18 ottobre 2023.

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