Le Larve è un’originale saga familiare dai toni cupi e dalle atmosfere gotiche, intrisa di un’ironia — a tratti feroce — che caratterizza questo secondo romanzo di Claudio Morandini, già autore di Nora e le ombre. Attraverso i suoi personaggi lo scrittore valdostano mette a nudo le devianze e i desideri più reconditi dell’uomo: in loro, dalla figura ingombrante del vecchio patriarca — cui basta il caravaggesco ritratto per continuare a imporre da defunto la sua ossessiva presenza sulla discendenza — fino allo stravagante Figlio del Padre, ritroviamo un campionario di angosce, sensi di colpa, perversione, cinismo e meschinità che li rende veritieri e perfino simpatici. Ma Morandini non manca di mettere in risalto anche l’apatia della ricca borghesia rurale, l’arrendevolezza della servitù e i conflitti di classe. Sullo sfondo l’ambientazione soffocante e claustrofobica di una campagna fatta di acquitrini abitati da mignatte, sciami di melolontini e animali da torturare; mura che racchiudono sotterranei oscuri e corridoi intricati come labirinti, attraverso i quali echeggiano lamenti e strisciano ombre come fantasmi, ma dai quali gli abitanti restano attratti come le larve che infestano i terreni intorno. Tutto questo, insieme a una trama accattivante e una scrittura scorrevole, rende questo romanzo piacevole e intrigante.
(Marco Caudullo http://www.latelanera.com/editoria/recensioni/recensione.asp?id=9788883426483)