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LE LARVE
Pendragon, collana Linferno, 2008
ISBN 978-88-8342-648-3
pp. 227, euro 14


She never told her love,
But let concealment, like a worm i’the bud,
Feed on her damask cheek.
(William Shakespeare, Twelfth Night)

…e colla falce adunca sembra
tagliar del padre le feconde membra.
(Angelo Poliziano, Stanze)

and his singular whisper, it grew the very echo of my own.
(Edgar Allan Poe, William Wilson)

 

Strisciano e sgattaiolano i personaggi di questo romanzo, si muovono furtivi come intrusi, o come spettri, si accoppiano in anfratti bui, tramano nei corridoi di un palazzo vasto e incongruo, i cui sotterranei inesplorati sprofondano come radici nella terra, tra miriadi di larve. Intorno, campi desolati e boschi sepolti nelle nebbie, fiumi fangosi, gore e paludi.
Le larve è,  a modo suo, una saga familiare intrisa di atmosfere gotiche, un Bildungsroman oscillante tra l’osservazione ossessiva della realtà e l’indeterminatezza del sogno, in cui si narrano i condizionamenti della figura del nonno, patriarca spietato e tirannico anche dopo la morte, sul figlio inetto e sul nipote (l’io narrante) che dal nonno sembra aver ereditato la crudeltà amorale, l’acutezza dei sensi, gli abbandoni licantropici – il tutto ambientato in un palazzo isolato nelle campagne, in un Novecento immaginario segnato dal passaggio dal mondo rurale a quello industriale.

 

«Pungente esemplare di narrativa della crudeltà, Le larve è l’autobiografia in prima persona di un eroe della sgradevolezza» ha scritto Marco Codebò su “Reti di Dedalus”. Carlotta Vissani, su “Mangialibri”, giudica «notevole lo stile e ricercato il linguaggio, forti le immagini che emergono prepotenti, intensa e viva la prosa. È una storia matura, articolata, pensata e studiata nei minimi dettagli, rischiosa – se vogliamo – proprio per la complessità della trama, eppure appassionante e molto, molto solida». Alfio Siracusano, su “Il Sottoscritto”, ne sottolinea l’implicito intento morale: «Morandini coglie dunque, a ben vedere, il male che un’altra volta prevale nelle fantasie degli uomini, e ci trasporta in una vicenda che può sembrare di pura fantasia mortuaria, funereamente gotica nell’impianto narrativo, ed è invece denuncia di un disagio, confessione di un’estraneità, ricerca di conforto per un disprezzo condiviso».

Qualche pagina da Le larve sul blog “Iperboli, ellissi”:
http://ombrelarve.blogspot.it/2008/07/le-larve-la-prima-pagina.html
http://ombrelarve.blogspot.it/2008/08/le-larve-una-pagina-dal-capitolo.html
http://ombrelarve.blogspot.it/2008/08/le-larve-una-pagina-dal-cap-cinque.html

Il booktrailer:
http://www.youtube.com/watch?v=v8MjA6_SV3M&feature=youtu.be

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