***
Contro la vitalità semplicistica degli abitanti di Autelor, occorre insomma decifrare i codici segreti dei crottardesi, la loro lingua che non parla più nessuno, la loro esistenza catacombale, le loro ossessioni carnevalesche e macabre.
(Alberto Casadei, Tuttolibri – La Stampa, 29 giugno 2019)
***
Gli oscillanti conferma Morandini come uno degli autori più interessanti della nostra attuale scena letteraria.
(Demetrio Paolin, La Lettura – Corriere della Sera, 7 luglio 2019)
***
Crottarda… appare come una grande messinscena teatrale, come se la giovane entrasse sul sipario di un teatro in cui la finzione è sul punto di essere svelata. La natura ostile di Crottarda finisce perciò per assomigliare a un enorme sfondo di cartapesta.
(Paolo Lago, La natura ostile. Visioni e prospettive nella narrativa contemporanea, Terracqua edizioni, 2023)
***
Le narrazioni di Morandini hanno le loro radici in territori aspri e ripidi, dove la natura comanda ispida, incastonati fra Italia, Francia e Svizzera.
(Elio Grasso, Pulp Libri)
***
Un romanzo profondo e sospeso.
(Carolina Crespi, Film TV, 31/12/2019)
***
Una scrittura immaginifica e avvolgente, che apre spiragli su un mondo oscuro, minerale e sotterraneo.
(Chiara De Nardi, Doppiozero)
***
Un viaggio onirico nei segreti di un villaggio alpino.
(Fabrizio Ottaviani, Il Giornale, 28 luglio 2019)
***
Non tutti hanno la capacità, come Claudio Morandini, di giocarsi queste carte in modo sempre diverso.
(Umberto Rossi, Letteratitudine News)
***
Romanzo affascinante e intenso.
(Malvina Cagna, Libreria Trebisonda, L’Indice Speciale Estate 2019)
***
Un libro particolare, difficile da catalogare, unico.
(Anna Girardi, Montagne 360, settembre 2019)
***
I romanzi di Morandini hanno questo carattere – e questa attrattiva – di fondo: la loro irriducibilità a interpretazioni che ne svelino significati sottesi. E, analogamente, la loro sostanziale inaccostabilità ad altri modelli letterari.
(Carlo Simoni, Corriere della Sera-Brescia, 7 novembre 2019)
***
Whether the rememberer is delirious or not, memory seems to breathe, to oscillate between a linguistic compression of a few words (phrases folded in on themselves until they occupy very little space) and a perceptual decompression, in which pure memory, desiccated and shriveled like a dehydrated rag, rehydrates, reoccupying a volume and regaining form.
(Alessandro Bosetti, E-Flux, April 2024)
***
L’atmosfera dominante progressivamente diventa quella di una incertezza o incapacità di discernere appieno quanto accade, immersi entro uno “stato costante di semisonno” che avviluppa cose e persone.
(Domenico Calcaterra, L’Indice dei libri del mese, febbraio 2020)
***
Perché è tutta gente di montagna, chiusa, diffidente, ostile, gente che nessun altro nostro scrittore sa raccontare meglio dell’aostano Claudio Morandini.
(Riccardo De Gennaro, Il Reportage n. 41, gennaio 2020)
***
Claudio Morandini sceglie la montagna – che nello specifico è fredda, riottosa – per rappresentare lo sconcerto dell’uomo di fronte ai suoi limiti, alla sua incompletezza.
(Paolo Risi, Zest Letteratura sostenibile)
***
Uno di quei rari libri che si ha voglia di riprendere in mano, una volta finiti: per capire se li si è compresi davvero. E per smarrirsi ancora laggiù, o lassù, fra boschi di tronchi morti e voci di uomini più vive che mai.
(Marco Scarlatti, Sul Romanzo)
***
Il più ironico e sagace dei suoi romanzi.
(Paolo Pierpaoli, L’Adige, 7 agosto 2019)
***
Morandini propone un punto di vista alternativo e anticonformista, volto a smontare stereotipi e luoghi comuni attraverso espedienti narrativi e narratologici che invitano il lettore ad assumere un punto di vista critico, esponendolo continuamente a una condizione di disagio.
(Giacomo Zanolin, “Raccontare le montagne: lo sguardo anticonformista di Claudio Morandini” in Geotema n. 66, Pàtron ed., 2021)
***
A saperlo volgere in sceneggiatura e girare sarebbe un gran film, parecchio originale, come le storie narrate da Morandini.
(Giuseppe Costigliola, Globalist.it – Giornale dello spettacolo)
***
Morandini… ci fa meditare sulle barriere che spesso innalziamo volutamente, perché dietro alle maschere mostruose che ci accolgono c’è sempre la paura di esporsi, di mostrarsi per come siamo.
(Renzo Brollo, Mangialibri)
***
Le voci notturne che si levano dal profondo delle doline non sono che i richiami di un inconscio che rifiuta ogni lettura razionale.
(Martino Ciano, L’Ottavo)
***
Morandini si cimenta ancora una volta con una storia di montagna, sulla scia di quelle che l’hanno consacrato.
(Fabio Donalisio, Blow Up n. 258, novembre 2019)
***
Gli oscillanti è un titolo curioso. Ti dà subito l’idea che nasconda un enigma, un trucco, un mistero.
(Pina Bertoli, Il mestiere di leggere)
***
Ricco di livelli di lettura e chiavi d’interpretazione, è suadente e magnetico.
(Gabriele Ottaviani, Convenzionali)
***
Una prova autorevole.
(Marco Maiocco, MusicheParole)
***
Morandini porta in scena personaggi femminili profondi e reali, da cui è difficile staccarsi una volta girata l’ultima pagina.
(Nü delle Storie, Il Loggione letterario)
***
Oscillanti siamo anche noi lettori, davanti un romanzo che spazia dalla commedia, all’assurdo, al thriller.
(David Valentini, Critica Letteraria)
***
A Crottarda c’è un canto che prende la via del vento e che si aggira per i vicoli e fra le case in rovina.
(Paola Zoppi, Milano Nera)
***
La Montagna di Morandini contiene ancora nei suoi anfratti più inaccessibili, i misteri di una mitologia che non ha avuto l’occasione e la fortuna di una voce omerica che ne cantasse eroi e gesta. Forse perché in quella mitologia non ci sono eroi, non ci sono gesta.
(Raffaella Tamba, Libro Guerriero)
***
Storia avvincente.
(Marco Fioramanti, Articolo 33 n. 9, settembre 2019)
***
Nel romanzo si respira un’atmosfera di instabilità e perdita di certezze molto attuale.
(Gaetano Lo Presti, La Stampa – Aosta, 16 luglio 2019)
***
Tra le montagne, condannati al buio e in cerca della luce.
(Il Piccolo, 30 giugno 2019)
***
Un romanzo che ti cattura, perché ti porta piano piano a immergerti nel lato più oscuro dei luoghi, delle persone e delle storie.
(Marisa Salabelle, marisasalabelle.wordpress.com)
***
Amicizia, amore, insoddisfazione e ricerca di uno scopo. Sono solo alcuni degli spunti che regala la lettura di questo romanzo garbato e elegante.
(Francesco Morra, Thriller Nord)
***
La montagna, e i montanari, anche qui, e l’enigma che pervade i luoghi, le vite di chi sta lassù.
(Carlo Simoni, Secondorizzonte)
***
Un autore istrionico, ironico e fantasioso.
(Pina Sutera, Icrewplay libri e lettura)
***
Un libro per chi ama la montagna, i misteri, le atmosfere magiche e dense, le contraddizioni che si smascherano l’un l’altra e le voci che si fanno inseguire di notte.
(Lisa Zillio, Icrewplay libri e lettura)
***
Troviamo qui un’ottima scrittura, un’ottima rappresentazione di personaggi e paesaggi, un’ottima resa dell’atmosfera soffocante. Tutto questo, mi pare, è la cifra stilistica di Morandini.
(Marina Taffetani, Sonnenbarke)
***
Raccontare la profondità della montagna.
(Marjkal Tomasi, Festival Giallo Garda)