LE PAROLE SONO “PIETRE” CHE VIVONO

Non è facile, per i pastori di Sostigno, vivere alle falde di montagne che si sbriciolano con frequenza sospetta. Figurarsi quel che accade quando le pietre del paese iniziano a muoversi per conto loro, ad entrare nelle abitazioni e a ferirne gli ospiti. Fra poetica della minaccia e allegoria di una società in frantumi, chissà che le pietre semoventi di Morandini non alludano a una permanenza ostinata del dogma, che come un ingombrante residuo travolga gli uomini non appena essi provano a negare l’assolutismo della realtà.

(Fabrizio Ottaviani, Il Giornale, 23 aprile 2017)

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