Questa volta a Carnevale c’è poco da ridere

Non è certo una montagna edulcorata e con il filtro – da premio Strega, insomma – quella raccontata da Morandini; soprattutto se si pensa al paesino di Pocacosa dove, una volta l’anno, il Carnevale degenera puntualmente in un feroce charivari, il rito in cui gruppi di balordi, che tuttavia rappresentano il volere della comunità, mettono alla gogna gli eccentrici, umiliano i diversi, massacrano i deboli. Stavolta tocca al dodicenne Remigio, troppo timido, «secchione» e sociopatico per non essere il candidato ideale al ruolo di vittima.

(Fabrizio Ottaviani, Il Giornale)

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