Un romanzo inquietante, morboso, cinico, divertente, Nora e le ombre, pubblicato dall’editore Palomar di Bari. L’autore, Claudio Morandini, è un insegnante valdostano di vaste e disparate letture, appassionato di musica e fortemente curioso della mostruosità che si annida nella vita quotidiana. Al centro del romanzo due donne, un’insegnante di religione dei giorni nostri, Nora, che studia documenti inediti sulla contessina Aurora, morta in odore di santità intorno alla metà dell’Ottocento. Aurora è perseguitata da misteriose figure che la inducono a dedicare tutta la sua esistenza alla preghiera e alla rinuncia, Nora combatte contro marito figlio alunni colleghi superiori una guerriglia quotidiana che la vede destinata a soccombere; non le sarà di nessun conforto la vicenda di Aurora, anzi, svuoterà se è possibile ancora di più un cielo vuoto, da cui Dio, se l’ha mai abitato, ha fatto le valigie e se n’è andato da tempo. Morandini, che concentra la sua biografia sul risvolto di copertina in due dichiarazioni: vive ad Aosta e non crede ai fantasmi, nega al lettore qualunque speranza che la sofferenza possa essere in qualche modo giustificata e men che meno compensata. Il sottile umorismo che nonostante tutto pervade un quadro così desolante nasce dall’osservazione minuziosa che Morandini riserva agli atti e alle motivazioni dei suoi personaggi: la sua lente del sospetto ingrandisce il ridicolo più che l’orrore, afferma che non solo il bene, ma che anche il male assoluto non esiste, e che l’uno e l’altro sono pienamente riferibili alle pulsioni più basse e più ordinarie. La lettura di “Nora e le ombre” offre oltre ai piaceri materiali del racconto e dello stile, quelli spirituali dell’intelligenza e dell’ironia. Ma nel mondo di Morandini, come si deve in letteratura, materia e spirito si confondono.
(Giulio Cappa, TG Regionale della Valle d’Aosta, 20 gennaio 2007)

http://www.youtube.com/watch?v=vheXsAVhK2U

 

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