In un’antica dimora, tra boschi ombrosi e paludi fangose, vive una famiglia dal passato agiato sulla quale incombe il peso di un antenato ormai defunto da tempo: un vecchio nonno, despota arrogante e meschino, uomo brusco e assai poco incline ai rapporti umani. Un uomo che porta con sé un mistero, un segreto che una sola persona conosce: l’io narrante, colui che accompagna il lettore alla scoperta di un vero e proprio ginepraio di misteri e tradimenti. Che cosa si cela dietro l’immagine di quest’uomo, temuto da tutti, e il cui carisma riecheggia in ogni stanza? Il suo ritratto, appeso ad una parete della magione, incute timore e rispetto e – se potesse – parlerebbe ancora…
Addentrarsi a fondo nella trama vorrebbe dire scrivere pagine e pagine, e non avrebbe molto senso per il lettore scoprire sin da subito quali sono gli enigmi da svelare. No, anche perché Claudio Morandini – che non è un esordiente ma ha già raccolto favori con Nora e le ombre, ghost-story di stampo moderno – tenta di disorientare e di confondere, come se tutto fosse avvolto da una nebbia spessa ed impenetrabile. Anche la copertina dà una chiara idea su quella che sarà la natura dei personaggi tratteggiati dall’autore: striscianti come vermi ed evanescenti come spettri (non a caso il termine larva sta proprio ad indicare i fantasmi). Dalla terra emergono volti femminili e maschili simili a larve, a insetti che sbucano dalla superficie smossa, ognuno con un’espressione differente e dimostrare le molte facce umane, la propensione alla bugia, al tradimento, all’intrigo, di cui il libro è impregnato sino al midollo. Notevole lo stile e ricercato il linguaggio, forti le immagini che emergono prepotenti, intensa e viva la prosa. È una storia matura, articolata, pensata e studiata nei minimi dettagli, rischiosa – se vogliamo – proprio per la complessità della trama, eppure appassionante e molto, molto solida. Una scoperta interessante per tutti gli amanti dei romanzi a tinte fosche dove storia, giallo e passione si intrecciano alla perfezione.
(Carlotta Vissani, http://www.mangialibri.com/node/2938)

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