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Per quanto si rintraccino nel testo echi letterari che fanno pensare a Landolfi, Celati e Savinio o addirittura al Satyricon… i rimandi sono solo lievi orme in un sentiero solcato da un passo forte, unico e pieno di suggestioni ed allegorie. L’inconfondibile passo di Claudio Morandini.
(Stefania Celesia, “Gazzetta Matin”)
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Avventure disperate quanto comiche. (“La Nuova Sardegna”)
![1499698_10202782377710540_2130239833_n](http://claudiomorandini.com/wp-content/uploads/2013/12/1499698_10202782377710540_2130239833_n-300x199.jpg)
Con Oreste Bellini, il 19 dicembre 2013, al Teatro Gatto di Trebisacce (CS). Foto di Francesco Delia
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A gran giornate è un’opera grottesca tirata giù con ingegno e con prodigiosa fantasia da uno scrittore dalle eccezionali abilità stilistiche. In A gran giornate ci sono personaggi vivi e scene bizzarre, anfratti di mistero e squarci di fantasia. (Francesco Sasso, “Retroguardia 2.0″)
![2013_12_19-21_52_01](http://claudiomorandini.com/wp-content/uploads/2013/12/2013_12_19-21_52_01-300x199.jpg)
Con Francesco Mundo e Flaviano Pisanelli, il 19 dicembre 2013, al Teatro Gatto di Trebisacce (CS). Foto di Nicodemo Misiti
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Morandini gioca ogni sorta di tiro ai suoi personaggi, compreso quello che dice io, compresi i lettori del suo libro, volta a volta trascinati in storie che rivelano sempre qualcosa di diverso da quello che sarebbe convenzionalmente prevedibile. (Giulio Cappa, TG della Valle d’Aosta)
![554973_577188202328778_253475033_n](http://claudiomorandini.com/wp-content/uploads/2013/11/554973_577188202328778_253475033_n-300x200.jpg)
Con gli altri giurati del concorso Labirinti di Parole, Festival LABirinti (Torino, 26 ottobre 2013). Foto di Mario Greco
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Altre opinioni nel blog “Iperboli, ellissi” (http://ombrelarve.blogspot.it).